Vie d’esposizione

Significato dell’argomento
Le prime cure essenziali che un qualsiasi soccorritore possa attuare (possibilmente dopo essersi consultato con un Centro Antiveleni – CAV), variano sia in base al tipo di sostanza con cui il paziente sia venuto in contatto, sia alle modalità con cui tale contatto sia avvenuto (VIA DI ESPOSIZIONE).
Inalazione
Contatto cutaneo o oculare
Ingestione
Via rettale
Inoculazione nei tessuti
Una intossicazione può avvenire:
Per INALAZIONE
Il soggetto ha respirato gas o vapori tossici o irritanti
Cosa fare?  
– Areare l’ambiente
– Allontanare l’infortunato dall’ambiente contaminato
– Se il paziente non ha gravi difficoltà respiratorie ed è cosciente, chiamare il CAV per saper come comportarsi, in caso contrario allertare il 118
Cosa non fare?
Gli ambienti chiusi saturi di gas o vapori tossici comportano pericoli di esplosione o incendio, pertanto evitare di girare interruttori, suonare campanelli, farsi luce con candele o accendini.
Per CONTATTO CUTANEO E/O OCULARE
Il soggetto si è bagnato o imbrattato cute e abiti con liquidi o polveri tossici, caustici o irritanti, o gli stessi sono giunti a contatto con gli occhi
Cosa fare?
– Spogliare completamente l’infortunato il più velocemente possibile
– Lavare con acqua abbondante e corrente le aree cutanee interessate   (gli occhi con getto delicato ma continuo a palpebre aperte almeno per almeno 5 minuti consecutivi)
– Chiamare il CAV 
Cosa non fare?
– In caso di contatto con sostanze potenzialmente caustiche (es. candeggina, acido cloridrico) NON tentare di contrastare con sostanze ad effetto neutralizzante (es. acidi per tamponare basi) 
– NON utilizzare solventi (ad es. per rimuovere vernici)
 Per INGESTIONE
Il soggetto ha ingerito una sostanza tossica
Si tenga presente che per i liquidi è possibile valutare la quantità ingerita consultando la seguente tabella. Non è presente la valutazione per le polveri perché molto variabile in base al peso specifico delle diverse sostanze.


SORSATA(da assaggio a gola piena)
Uomo                                        20-50 ml
Donna                                       10-30 ml
Bambino                                   3-5   ml
NB: 20 gocce corrispondono a circa   1 ml
Volume approssimativo dei recipienti di uso comune
bicchiere da acqua     200-250 ml      cucchiaio da tavola       12-15 ml
bicchiere da vino          120-170  ml      cucchiaino da the             5    ml
bicchiere da liquore       25 60  ml      cucchiaino da caffè          2,5 ml
tazzina da caffè             50-60  ml       ½ guscio d’uovo           25-30 ml


Cosa fare?

– In assenza di  sintomi particolarmente gravi o situazioni di immediato pericolo per la vita (gravi difficoltà respiratorie, coma, arresto cardiaco) chiedere subito consiglio al Centro Antiveleni o alla struttura sanitaria più velocemente raggiungibile. 
– Se sono presenti sintomi gravi (vedi sopra) chiamare il 118
Cosa non fare

– NON far vomitare il paziente (se non suggerito dal medico di un Centro Antiveleni)
– NON somministrare latte (IL LATTE, diversamente da quanto si creda, NON È UN ANTIDOTO UNIVERSALE, ed in alcuni casi può anche accelerare l’assorbimento di sostanze tossiche!!!)
Per via RETTALE
Al soggetto sono stati somministrate attraverso il retto sostanze tossiche o farmaci in dose errata (es. supposte per adulti a bambini)
Cosa fare

– Cercare di ottenere l’evacuazione(totalmente o almeno in parte) della sostanza, utilizzando supposte o microclismi di glicerina
Cosa non fare

-NON effettuare clisteri
 
Per INOCULAZIONE NEI TESSUTI
Il soggetto è stato morso da un animale (es. vipera) o punto da un insetto o si è ferito con un contenitore di sostanza tossica.
Cosa fare

– Il riconoscimento dell’animale è importante (es. in caso di morso di serpe, la vipera è riconoscibile dalla struttura triangolare del capo ben distinta dal resto del corpo)  
Per quanto riguarda la vipera, RICORDARE CHE il veleno viene inoculato solo eccezionalmente in dose letale per l’adulto o il bambino sopra i 6 anni, e la sua azione è lenta. 
L’arto colpito v trattato come in caso difrattura: va mosso il meno possibile, eventualmente applicando una docciatura o una stecca rigida, in attesa di raggiungere il più vicino Pronto Soccorso. 
– Api, vespe, calabroni non provocano punture pericolose (se non per   punture multiple i caso di attacco da parte di uno sciame) a meno che si tratti di bambini molto piccoli o soggetti allergici.
– Gli scorpioni presenti in Italia sono innocui e la loro puntura è paragonabile a quella di una vespa
– I ragni sono per lo più innocui. L’unico ragno presente in Italia che possa costituire un problema clinico è la malmignatta. Presente solo nell’Italia centrale (per lo più i Toscana), è riconoscibile per il corpo nero con 13 macchioline rosse. La puntura di malmignatta deve essere trattata in ambiente ospedaliero
– Centopiedi e millepiedi presenti in Italia provocano solo sintomi locali.
Attualmente nei nostri mari vanno sempre più diffondendosi specie di pesci una volta presenti solo in zone tropicali (es. pesce pietra, pesce scorpione, ecc). Viene consigliata l’immersione della parte colpita in acqua molto calda per eliminare la parte di tossine sensibili al calore (almeno per 30’), quindi l’osservazione presso un Ospedale.
NB: per i morsi  punture animali, indipendentemente dalla pericolosità della specie, valgono le regole intuibili per qualsiasi ferita potenzialmente infetta. In particolare è consigliabile effettuare una profilassi antitetanica.
Cosa non fare
In caso di morso di vipera o altro animale potenzialmente velenoso: NON incidere la ferita, NON cercare di succhiare il veleno, NON applicare lacci.

Domande frequenti

A cura di Rossana Borghini