Caustici

Significato dell’argomento
La maggior parte delle sostanze caustiche non ha tossicità sistemica, ma solo locale
( può avere tossicità sistemica per esempio l’acido fluoridrico per effetto chelante del calcio, in misura minore anche l’acido fosforico e l’acido ossalico). 

Le sostanze caustiche sono suddivise in: 
ACIDI FORTI : es: ac. cloridrico, solforico, nitrico, fosforico, fluoridrico;
ALCALI FORTI : es: ammoniaca, carbonato di sodio, idrossido di sodio, idrossido di potassio; 
AGENTI OSSIDANTI : perossidi, permanganato di potassio, clorossidanti.

Molti prodotti di uso domestico possono contenere sostanze caustiche (candeggina, ammoniaca, disgorganti, scioglicalcare, alcuni sgrassatori, alcuni detergenti per forno e metalli).
Meccanismi d’intossicazione
Gli ACIDI, attraverso la disidratazione dei tessuti, producono una necrosi coagulativa con formazione di escare. La formazione del coagulo e dell’escara limita, in parte, la penetrazione dell’acido negli strati muscolari più profondi. La principale complicazione da sostanze acide è la stenosi pilorica, mentre le più frequenti cause di morte, sono la perforazione gastrica precoce e l’acidosi metabolica. 
Gli ALCALI, attraverso un danno lento e continuo, penetrano in profondità nei tessuti dove provocano una necrosi colliquativa con associata trombosi vascolare. La complicazione più frequente è la stenosi esofagea, mentre la causa più frequente di morte è la necrosi tracheale. 
Gli AGENTI OSSIDANTI liberando ossigeno elementare, provocano reazioni ossidative, con effetti sui tessuti organici che vanno dalla semplice irritazione alla lesione caustica.
La lesività dei caustici è influenzata da diversi fattori, quali: lo stato fisico (se liquido o solido), il tempo di contatto, la concentrazione, la quantità, la modalità (accidentale o volontario), lo stato di ripienezza gastrica ( la presenza di cibo nello stomaco diluisce il caustico e ne riduce il contatto con la mucosa).
Vie di intossicazione
I prodotti caustici, per la maggior parte presenti in commercio in forma liquida, possono essere ingeriti accidentalmente o volontariamente con effetti lesivi sulle mucose del tratto gastroenterico fino al rischio di perforazione.
Possono entrare in contatto con la cute causando ustioni di vario grado. 
Possono entrare in contatto con gli occhi irritandoli e spesso causando lesioni corneali. 
I vapori, spesso presenti se si miscelano prodotti diversi, possono essere inalati causando irritazione, bruciore, tosse e a volte un severo broncospasmo con gravi difficoltà respiratorie.
Terapia: cosa fare e cosa non fare
– Non indurre il vomito!
– Non somministrare nulla per bocca se non concordato con un medico (in particolare ricordarsi che il latte non protegge dall’azione dei caustici e potrebbe favorire il vomito)
– Recuperare, se possibile, il nome commerciale o composizione del prodotto in causa.
– Se il contatto avviene con la cute lavare immediatamente e abbondantemente la parte colpita con acqua.
– Se il contatto è con gli occhi lavare per alcuni minuti gli occhi sotto acqua corrente.
– Se si sviluppano vapori irritanti (caso comune nella miscelazione di più prodotti) allontanarsi rapidamente dal locale.
– Chiamare comunque il prima possibile un Centro Antiveleni per le indicazioni del caso.
Prevenzione
Non travasare mai i prodotti chimici in altre bottiglie (in particolare bottiglie di acqua o altre bevande).
Tenere i prodotti chimici per le pulizie (soprattutto i caustici) in zone non accessibili ai bambini (pensili non raggiungibili o armadietti chiusi a chiave).
Non miscelare prodotti diversi. Si possono scatenare reazioni chimiche con sviluppo di vapori fortemente irritanti.
Leggere le indicazioni e avvertenze per l’utilizzo corretto del prodotto sull’etichetta.
In casa non tenere e usare prodotti detergenti di tipo industriale (sono spesso molto più concentrati e più pericolosi).

Domande frequenti

A cura di Maurizio Bissoli