Significato dell’argomento:
Per micropile si intendono le cosiddette pile “a bottone”, utilizzate negli orologi, nei telecomandi, nelle sveglie o in molti giocattoli per bambini che producono l’energia che consente allo strumento di funzionare. Il diametro è variabile. Tutte costituite presentano due poli: anodo polo negativo e catodo polo positivo) separati da un anello di materiale plastico. Se ingerite, sono rintrancciabili mediante una radiografia dell’addome. Nell’ultimo decennio le micropile a cadmio, mercurio e manganese sono state gradualmente rimpiazzate con quelle al litio. Queste ultime sono attualmente le pile più pericolose se ingerite da bambini, in quanto mediante una azione meccanica, elettrica e chimica danneggiare provocano delle gravi lesioni a esofago e stomaco con la possibilità di perforazioni e conseguenti emorragie inarrestabili.
Cosa fare:
– consultare il Centro Antiveleni (CAV)
– portare il paziente in PS
– fornire al medico di PS tutte le possibili informazioni sul tipo di micropila ingerita.
Cosa non fare:
– provocare vomito
– somministrare latte o altri rimedi “casalinghi”
Prevenzione:
L’ingestione di micropile riguarda quasi esclusivamente la popolazione pediatrica. Per prevenire è necessario il controllo attento di tutti gli apparecchi che le contengono: chiusura dell’alloggiamento, integrità delle pile contenute. Inoltre impedire l’accesso e la manipolazione delle stesse ai più piccoli.
Dalle dimensioni che solitamente non superano i 2 cm, dalla forma circolare e piatta, dalla presenza di due strati metallici separati da un anello, dalla presenza di una sigla di conoscimento (iniziali CR seguite da un numero di quattro cifre. Per esempio CR2032: CR significa che sono pile al diossido di manganese e litio; 20 è il diametro in millimetri e 3,2 è lo spessore espresso in millimetri.
Una pila aperta può dare irritazioni alla cute ed alle mucose. Se semplicemente sporca od ossidata, non comporta problemi particolari. Consultare subito un CAV.
Il liquido contenuto nelle pile, in generale, può dare gli stessi problemi di una sostanza caustica, quindi generare lesioni paragonabili ad una ustione. In caso di contatto accidentale sciacquare immediatamente la parte e contattare un CAV. In caso di ingestione non provocare il vomito e recarsi immediatamente in Pronto Soccorso.
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